Nel lavoro di counseling, il colloquio – inteso come comunicazione verbale – rappresenta uno strumento centrale. Tuttavia, l’esperienza e l’evidenza scientifica dimostrano che i linguaggi non verbali ed espressivi possono rivelarsi ancora più efficaci nell’attivare nuove strade di esplorazione interiore. Attraverso l’uso consapevole del corpo, del gesto, dell’immagine e del suono, è possibile accedere a contenuti emotivi profondi che altrimenti resterebbero inespressi.
Aprire canali espressivi significa prendere coscienza, esprimere, rielaborare e trasformare le emozioni, contribuendo così al rafforzamento della salute psico-fisica e al sostegno di un processo di crescita personale autentica e duratura.
Questa specializzazione in Pratiche Espressive nel Counseling, a carattere fortemente esperienziale, è rivolta a studenti della Scuola, counselor e professionisti della relazione d’aiuto interessati ad arricchire le proprie competenze attraverso l’utilizzo diretto di una pluralità di linguaggi creativi:
- movimento espressivo,
- musica e voce,
- disegno e pittura intuitiva,
- journaling (scrittura e immagine),
- visualizzazioni guidate,
- rilassamento e respiro,
- photo language,
- storytelling e teatro,
- pratiche narrative e metaforiche.
Questi strumenti permettono di bypassare la dimensione cognitiva e accedere con delicatezza al mondo interno del cliente, facilitando insight, consapevolezza e cambiamento.
Una formazione unica nel panorama italiano
L’elemento distintivo di questo percorso è l’approfondimento di due approcci innovativi ancora poco conosciuti in Italia:
- Il metodo Creative Connection di Natalie Rogers, figlia di Carl Rogers, che ha ampliato l’approccio centrato sulla persona integrandolo con i linguaggi espressivi. Il metodo prevede la combinazione armonica di movimento, arte visiva, voce, scrittura e parola in sequenze che facilitano un profondo processo trasformativo.
- Le Pratiche Narrative di Michael White e David Epston, che offrono strumenti per rileggere e riscrivere le storie personali in modo costruttivo. Separando il problema dalla persona, l’individuo può recuperare risorse, valori, capacità e visioni alternative, ricostruendo il proprio senso di sé e la relazione con il proprio vissuto.
Questa specializzazione fornisce agli studenti e ai professionisti non solo nuovi strumenti operativi da utilizzare con individui e gruppi, ma anche un’esperienza trasformativa personale, utile a consolidare il proprio stile professionale in modo autentico, creativo e sensibile.
Argomenti e dettaglio del programma della Specializzazione
Pratiche Espressive nel Counseling: strumenti creativi per potenziare l’esplorazione di sé.
Esplorare corpo, voce, movimento, immagini e creatività come strumenti di relazione con sé e con gli
- Il corpo come luogo di memoria ed espressione
- Danza libera e radicamento emozionale
- Esperienze: movimento consapevole, bodywork, danze emozionali
- Voce come ponte tra interno ed esterno
- Improvvisazione vocale e ritmo interiore
- Suoni per il contenimento e la trasformazione
- Esperienze: vocalizzazioni, uso del suono, cerchi sonori
- Il gesto grafico come linguaggio simbolico
- Pittura intuitiva e creazione spontanea
- Photolanguage e narrazione visiva
- Esperienze: collage emozionali, pittura libera, photo storytelling
Creative Connection: Arte Integrata e Crescita Personale
- Applicazione metodo di Natalie Rogers
- Teoria e filosofia del metodo
- Il ciclo creativo: movimento → arte visiva → parola → condivisione
- Il setting facilitante
- Esperienze: sequenze creative, journaling, cerchio espressivo
- Relazione tra forma, colore, gesto e racconto
- L’arte come autorivelazione e cura
- Rispecchiamento empatico attraverso l’arte
- Esperienze: percorso creativo integrato, ascolto attivo, circle sharing
- Rielaborazione creativa di vissuti e temi personali
- Lavorare con le emozioni complesse in modo non direttivo
- Verso una pratica personale integrata
- Esperienze: creazione libera, collage narrativo, condivisione simbolica
Pratiche Narrative: ridiventare autori della propria vita
- Fondamenti dell’approccio narrativo
- Separare la persona dal problema
- Riconoscere le storie dominanti
- Esperienze: carta d’identità del problema, drammatizzazione del problema
- Costruzione di storie alternative e potenzianti
- Il ruolo del testimone: club di vita e figure di supporto (La collana narrativa, la quadra, la t-shirt)
- Documenti narrativi e lettere terapeutiche
- Esperienze: “re-authoring”, lettere esterne, role-playing narrativo
- Albero della Vita
- Il viaggio di vita
- Il viaggio dell’eroe
- Esperienze: documenti di celebrazione